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Algoritmo impazzito, ignorante o cosa?

Su Facebook una foto che ritrae una donna a mezzobusto vestita di tutto punto e la copertina di un libro con una donna in piedi, sempre completamente vestita e in una posa del tutto casta e pura, viene oscurata e il post considerato avere “contenuti forti o violenti”!

Viene da chiedersi se ci fanno o ci sono e, soprattutto, chi programma è gestisce l’algoritmo che deve individuare i contenuti forti o violenti sulla piattaforma.

Questo è il testo del post in questione:

Margarete Schútte-Lihotzky, tra le pioniere dell’architettura moderna

di Sara Sesti

“Noi architetti abbiamo il dannato e sacrosanto dovere ed obbligo di romperci il capo su che cosa si debba fare nell’edilizia abítatíva per facilitare la vita alle donne e agli uomini (..). Fin dall’inízío volli occuparmí sempre e solo di edilizia abitatíva, con tutto quello che ci vuole: istituzioni per l’infanzia, scuole, biblioteche, ambulatori… ciò che appunto si chiama edilizia sociale”.

Queste poche parole riassumono il valore della professione per Margarete Schútte-Lihotzky (Vienna,1897-2000), prima architetta austriaca, testimone e protagonista dell’architettura del Novecento, che ha lavorato con la precisa coscienza della specificità del suo contributo in quanto donna.

La sua vita e la sua opera sono dedicate al miglioramento delle condizioni di vita delle classi disagiate e delle categorie deboli, in particolare di donne e bambini, fin dai primi lavori con le cooperative di interesse pubblico che realizzarono le Siedlungen operaie negli anni venti.

La sua ricerca si è allargata poi allo studio dell’ambiente domestico ed in particolare della cucina, che si è impegnata a riorganizzare secondo dimensioni ed arredi più razionali. Da questi studi è nata la cucina di Francoforte (1926-27), prima cucina “moderna”, progetto che ha largamente influenzato tutta la successiva produzione di questo ambiente.

Negli stessi anni, l’impegno per il miglioramento della condizione femminile è alla base degli interessanti progetti dell’ “abítazíone per donne che lavorano e vivono sole”, mentre gli studi sugli spazi per i bambini portano Margarete Lihotzky a progettare scuole, asili e parchi gioco secondo criteri che verranno a lungo riproposti.

Accanto alla professione c’è poi la vita politica, la resistenza antifascista, la condanna a morte tramutata in carcere a vita, sino alla liberazione nel ’45, ma non ci fu mai, una distinzione tra impegno professionale, politico e civile poiché il valore della sua opera sembra trovarsi nell’indivisibilità degli sforzi, nell’inscindibilità di teorie e prassi, di pensieri ed azioni.

E tutto ciò si esprime nel “fare architettura”, perché, in fondo, “all’architettura nessuno può sfuggire. Ognuno di noi si muove continua- mente in spazi costruiti, interni e urbani. Questi producono in noi, in modo conscio od inconscio, benessere o disagio, tranquillità o agitazione, armonia o dísarmonía..”.

Per saperne di più👇🏻👇🏻👇🏻

“Dalla cucina alla città. Margarete Schútte-Lihotzky”, a cura di Lorenza Minoli, Franco Angeli editore, 1999”

Giudicate voi sé questa foto contiene “contenuti forti o violenti”:

KALA, LA TIGROTTA DEL BIOPARCO DI ROMA, DA OGGI È VISIBILE AL PUBBLICO

7 marzo 2024. Kala, la cucciola di tigre di Sumatra nata al Bioparco di Roma, è finalmente visibile al pubblico. Oggi per la prima volta è uscita nell’area dedicata a questi meravigliosi felini; dopo un primo momento di cautela e titubanza, la piccola ha iniziato ad esplorare centimetro per centimetro l’exhibit esterno, sotto lo sguardo attento dei genitori Tila e Kasih, che non la perdono mai di vista.

Kala – il suo nome deriva dall’unione dei nomi dei genitori – ha appena compiuto tre mesi, è molto vivace e curiosa, gioca tutto il giorno senza interruzione da sola e con entrambi i genitori. Dalla nascita, la piccola ha vissuto in una zona protetta dove, grazie alle telecamere interne, è stato possibile riprendere, e condividere tramite i canali social del Bioparco, le sue fasi di crescita, senza disturbare la famiglia di felini: dai controlli veterinari, alle coccole dei genitori, alle pesature.

La coppia di genitori proviene da strutture zoologiche europee: la mamma Tila è nata nel 2011 allo Zoo di Chester (Inghilterra) e proviene dallo Zoo di Heidelberg, in Germania. Il papà Kasih è nato nel 2014 allo Zoo di Beauval, in Francia.

“La nascita al Bioparco di Kala è molto importante per molteplici ragioni, sottolinea la Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Prof.ssa Paola Palanza: la riproduzione è un segnale di benessere degli animali e ne arricchisce l’esperienza sociale; da etologa ho inoltre osservato un bel comportamento di cura e di incoraggiamento all’esplorazione da parte materna e di interazione di gioco, anche con il padre. La tigre di Sumatra è una specie gravemente minacciata di estinzione, ne sopravvivono circa 500 individui. Il Bioparco di Roma partecipa attivamente ai programmi internazionali di tutela della specie, sia attraverso progetti di conservazione in natura (in-situ) sia contribuendo al mantenimento della sottospecie in cattività”. Palanza evidenzia inoltre che “i giardini zoologici moderni, accreditati presso le associazioni europee e mondiale di zoo e acquari (EAZA e WAZA, rispettivamente), rivestono un ruolo cruciale nella conservazione della biodiversità, come parte integrante del network per la sopravvivenza delle specie della IUCN (Unione mondiale per la conservazione della Natura). Il lavoro che gli zoo svolgono con gli animali a loro affidati, le ricerche eco-etologiche, il monitoraggio genetico e sanitario ex-situ hanno contribuito a salvare decine di specie dall’estinzione nonché al monitoraggio degli animali minacciati. Purtroppo, la velocità e la vastità del degrado ambientale dovuto all’inquinamento e allo sfruttamento indiscriminato degli habitat rappresentano una minaccia costante per le specie animali e vegetali. Sono necessarie azioni di contrasto efficaci e innovative, unite alle azioni di sensibilizzazione del pubblico, a cui il Bioparco di Roma contribuisce con dedizione e passione – conclude Palanza – grazie al personale impiegato, gli organi direttivi e di controllo e con il sostegno di Roma Capitale e dell’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti”.

Credit foto: Massimiliano Di Giovanni – archivio Bioparco

Domenica 3 marzo Giornata della Fauna Selvatica al Bioparco di Roma

 Domenica 3 marzo 2024 il Bioparco di Roma aderisce alla Giornata mondiale della Fauna selvatica (World Wildlife Day) con una serie di attività rivolte alle famiglie. Il tema di quest’anno è l’importanza dell’innovazione digitale nella salvaguardia della biodiversità.

Si andrà alla scoperta di come le tecnologie e i sistemi di rilevazione digitali – che permettono di acquisire, registrare, memorizzare e conservare nel tempo un documento in formato elettronico – agevolino le attività di conservazione della fauna e favoriscano la coesistenza tra uomo e fauna selvatica, in un mondo sempre più connesso.

All’interno del parco, dalle ore 11:00 alle 16:00, saranno dislocate tre postazioni tematiche: la prima riguarderà proprio ‘La tecnologia: un aiuto per la natura’ con microfoni, telecamere a infrarossi, fototrappole e filmati, per far comprendere al pubblico quanto i nuovi supporti tecnologici possano essere un formidabile aiuto per salvare le specie minacciate.‘Dieci storie di successo’ è il titolo della lettura animata ispirata ad altrettanti progetti di salvaguardia delle specie a rischio di estinzione andati a buon fine, per scoprire che l’unione fa la forza. 


Infine nella postazione ‘Furti di natura’ sarà possibile osservare oggetti sequestrati dalle forze dell’ordine a viaggiatori, come borse di pelle, fermacapelli di tartaruga o coralli, per sensibilizzare su come l’acquisto di un souvenir in viaggio possa rappresentare una minaccia per molte specie.Nel corso della giornata le famiglie potranno anche prendere parte alla visita guidata ‘Molti progetti un solo obiettivo’, dalle 11:00 alle 15:30, alla scoperta delle specie interessate da progetti di conservazione e raccolta fondi al Bioparco come giraffa, rinoceronte bianco, zebra di Grevy, lemuri, pinguino del Capo e tigre di Sumatra. Tutte le attività della giornata sono comprese nel costo del biglietto di ingresso.

Maggiori info su bioparco.it 

Credit foto: Massimiliano Di Giovanni – archivio Bioparco

Albero di Natale: origine

Le origini dell’Albero di Natale, che veniva decorato in corrispondenza con il Solstizio d’Inverno, periodo della rinascita del Sole, sono molto antiche, notizie storiche della decorazione del primo albero o oggetto a forma di albero, risale all’antico Egitto, dove era associato ai miti di morte e rinascita del Sole nella personificazione della divinità di Osiride e al concetto di albero sacro, datore di vita, legato anche al concetto di axis mundi.

Le origini dell’Albero di Natale sono di fatto molto più antiche della festa cristiana del Natale, l’ultima in ordine di apparizione, a celebrare la rinascita del Sole al Solstizio d’Inverno. La tradizione dell’antico Egitto consisteva nell’addobbare una piccola sagoma in legno a forma di piramide, a ricordare anche l’abete, alla quale venivano appesi dei bastoncini che venivano bruciati. Se questo Albero di Natale primordiale prendeva fuoco significava che l’anno a venire sarebbe stato molto fortunato. Nell’antico Egitto è proprio tra le fronde di un albero di abete, nella città di Biblo, che Iside nasconde il corpo di Osiride ed è proprio dall’abete che Osiride rinasce.

Quasi tutte le feste antiche di rinascita della vita e del Sole erano celebrate con l’accensione di luci o la decorazione di un albero sempreverde.

L’usanza moderna di decorare un albero sempreverde per la festa del Solstizio d’Inverno viene fatta risalire ad un’usanza germanica del 16° secolo e trae le sue origini dalla festa germanica di Yule con la sua usanza di bruciare un ceppo nel camino. Addobbare l’Albero di Natale con sfere di vetro colorate che riflettono la luce, candele e lumini colorati ricorda i falò che venivano accesi nelle notti del Solstizio d’Inverno per celebrare la rinascita della vita.

Nel 1600 l’usanza dell’Albero di Natale era diffusa in tutta l’Europa Settentrionale e venne ben presto adottata anche dalle popolazioni slave. Fino al XVIII secolo, però, la consuetudine dell’albero natalizio venne guardata con sospetto dai rappresentanti della Chiesa di Roma, che lo consideravano un rituale protestante. Col tempo la tradizione di decorare l’Albero di Natale si diffuse anche nei paesi cattolici dove venne associato alla rinascita di Gesù Cristo.

Nel 1800 decorare l’Albero di Natale era popolare per le famiglie nobili d’Europa e anche in Russia.

La tradizione di allestire e decorare l’Albero di Natale in Italia si diffuse nel 1800, quando la regina Margherita, moglie di Umberto I, ne fece allestire uno in un salone del Quirinale, dove la famiglia reale abitava. La novità piacque moltissimo e l’usanza si diffuse tra le famiglie italiane in breve tempo.

La principessa Henrietta di Nassau Weilburg lo introdusse a Vienna nel 1816 e la nuova moda conquistò nel giro di poco tutti i territori austriaci.

Nel 1840, la principessa Elena di Mecklenburg, moglie del duca di Orleans, lo fece installare per la alle Tuileries.

Nel Regno Unito la prima raffigurazione della famiglia reale ritratta con un abete addobbato a festa fu stampata nel dicembre 1848 sull’”Illustrated London News”.

Il primo Albero di Natale degli Stati Uniti d’America risale, secondo Windsor Lock, al 1777, mentre altri dicono che il primo albero di Natale sia stato allestito da alcuni immigrati tedeschi nel 1816 a Easton, Pennsylvania.

E’ preferibile non comprare alberi recisi per allestire l’Albero di Natale, ma preferire quelli vivi da ripiantare, se vivete in zone climatiche adatte, o decorare uno degli alberi che crescono nel vostro giardino, o ancora acquistarne uno ecologico o realizzare il vostro in cartone o compensato, a memoria dell’Albero di Natale dell’Antico Egitto.

Foto: Flavia Wolfrider

Samhain/Halloween 2023 al FullMoonClub Roma

Torna l’evento Samhain/Halloween al FullMoonClub Roma! Una notte per celebrare insieme la festa di Samhain e per divertirsi festeggiando la meno spirituale Halloween.
La serata al FullMoonClub Roma inizia alle ore 20:30 con l’incontro per celebrare, in via molto semplice, Samhain, condividendo del Pan di Spezie offerto dal FullMoonClub Roma, da gustare per chi ne avesse voglia con uno dei vini speziati in vendita al locale: il Tir na nOg o il Sanguis Draconis.

***Verrà offerto uno shot a chi verrà mascherato!***

SAMHAIN/HALLOWEEN Oct 31 2023
FullMoonClub
via Luigi Santini 12/13
Roma – Italia
SAMHAIN:
“In Shadow, the Light”
Tuesday, October 31st 2023
As of 08:30 p.m. we will share Pain D’Epices with all those willing to celebrate Samhain
HALLOWEEN:
Best Costume Contest
After midnight, the 3 best costumes will be awarded with:
1st prize: 1 lt of beer/two crafted beers
2nd prize: a pint/a crafted beer
3 prize: half a pint/a shot

SAMHAIN:
“Nell’Ombra è la Luce”:
Martedì 31 ottobre 2023
a partire dalle ore 20:30
Condivideremo il Pan di Spezie con tutti coloro che festeggiano Samhain
HALLOWEEN:
Martedì 31 ottobre 2023
-ore 24:00:
premiazione delle 3 maschere più belle
Primo premio: 1 lt di birra/due birre artigianali
Secondo premio: una media/una artigianale
Terzo premio: una piccola/uno shot

Non mancate di venire mascherati! 


Invertiamo il rosso al Bioparco

Domenica 8 ottobre una giornata alla scoperta di “10 storie di successo”.

Domenica 8 ottobre 2023 il Bioparco di Roma dedica la giornata all’evento ‘Invertiamo il rosso’, in adesione al movimento globale “Reverse the red” nato nel 2020 con l’obiettivo di contrastare l’estinzione delle specie animali e vegetali del Pianeta.

Presso l’Oasi del lago alle ore 12.00, 14.30 e 16.30 sarà messo in scena un divertente spettacolo teatrale dal titolo “10 storie di successo”, in cui animali come il tritone, la testuggine e il grifone saranno i protagonisti di storie ricche di spunti e informazioni. I racconti coinvolgeranno gli spettatori nel magico del Bioparco e dei Giardini Zoologici per scoprire da dove vengono gli animali, perché vengono fatti riprodurre e in che modo e perché, per invertire il rosso – colore scelto dall’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura per contraddistinguere il grado di minaccia di una specie – sia importante la collaborazione fra le strutture.

Alle ore 16.00 presso l’area dei pinguini del Capo incontro speciale con i guardiani del reparto uccelli per saperne di più sul gruppo di pinguini del Capo del Bioparco.

Le attività sono comprese nel costo del biglietto di ingresso.

Maggiori info su bioparco.it

Seguici su Facebook: Bioparco di Roma e Instagram: @bioparcoroma    

Credit foto: Massimiliano Di Giovanni – archivio Bioparco

Al Bioparco è nata una rara Zebra di Grevy

7 settembre 2023. Fiocco rosa al Bioparco di Roma: è nata una femmina di zebra di Grevy, specie che rischia di scomparire dal Pianeta. Il parto è avvenuto nella notte tra il 2 e il 3 settembre, la mamma Bella ha fatto tutto da sola: la mattina i guardiani del reparto erbivori hanno trovato la piccola in piedi, vispa e in ottima salute. In questi giorni la puledra sta sempre accanto alla madre, che la allatta; il colore delle sue strisce è più tendente al marrone, quando sarà adulta assumerà la colorazione bianco nera.

La mamma Bella è nata nel 2006 nel Parco Natura Viva (Verona), il padre Kye da giugno non è più presente al Bioparco perché trasferito allo zoo di Ostrava (Republica Ceca) nell’ambito di un progetto di conservazione per la specie, vista l’importanza della linea genetica delle due femmine presenti al Bioparco. Nel recinto, infatti, c’è anche Janinka, di 17 anni, proveniente da una struttura zoologica francese. 

Rispetto alla zebra comune, la zebra di Grevy ha le strisce più strette, sottili e fitte, è più alta e ha le orecchie più grandi.

“Siamo molto contenti per questa nascita – sottolinea la Presidente della Fondazione Bioparco Paola Palanza  – che contribuisce ai programmi di conservazione di questa specie, considerata a grave rischio di estinzione. La zebra di Grevy è infatti indicata come Endangered nella Lista Rossa delle specie minacciate dell’IUCN; la popolazione ha subito una riduzione dell’80% negli ultimi trenta anni e attualmente sono soltanto duemila gli animali presenti in natura. Le principali minacce per questo animale – continua Palanza  – sono la competizione con il bestiame domestico, la scarsezza delle risorse alimentari e la siccità, la trasmissione delle malattie dal bestiame domestico, la riduzione di habitat, oltre al bracconaggio. Il Bioparco di Roma partecipa attivamente alla tutela della zebra di Grevy attraverso l’adesione al programma di conservazione EEP (Eaza Ex-situ Programme), coordinato dall’Unione Europea Zoo e Acquari (EAZA), per contribuire al possibile ripopolamento dei parchi nazionali e delle riserve naturali in Africa.”

La nuova Direttrice generale del Bioparco, Lucia Venturi, biologa, aggiunge: “una nascita è una bella notizia per il Bioparco e un segnale positivo per la difesa della specie e ci incoraggia nelle iniziative per la promozione della biodiversità e della sostenibilità ambientale“.

CREDIT FOTOGRAFICO: Massimilino Di Giovanni – archivio Bioparco

Sebastian Vettel lascia la Formula 1

“Con questo annuncio il mio ritiro dalla Formula 1 entro la fine della stagione 2022. Probabilmente dovrei iniziare con una lunga lista di persone da ringraziare ora, ma sento che è più importante spiegare le ragioni alla base della mia decisione. Amo questo sport. È stato fondamentale per la mia vita da quando ho memoria. Ma c’è la mia vita in pista e c’è anche la mia vita fuori pista. Essere un pilota da corsa non è mai stata la mia unica identità. Credo fermamente nell’identità per chi siamo e come trattiamo gli altri piuttosto che per quello che facciamo.

Chi sono? Sono Sebastian, padre di tre figli e marito di una donna meravigliosa. Sono curioso e facilmente affascinato da persone appassionate o esperte. Sono ossessionato dalla perfezione. Sono tollerante e sento che tutti abbiamo gli stessi diritti di vivere, non importa come sembriamo, da dove veniamo e chi amiamo. Amo stare all’aria aperta e amo la natura e le sue meraviglie. Sono testardo e impaziente. Posso essere davvero fastidioso. Mi piace far ridere la gente. Mi piace il cioccolato e l’odore del pane fresco. Il mio colore preferito è il blu. Credo nel cambiamento e nel progresso e che ogni piccola parte faccia la differenza. Sono un ottimista e credo che le persone siano buone.

Oltre alle corse ho cresciuto una famiglia e amo stare con loro. Ho coltivato altri interessi al di fuori della Formula 1. La mia passione per le corse e la Formula 1 deriva da molto tempo trascorso lontano da loro e richiede molte energie. Impegnarsi nella mia passione come l’ho fatto e nel modo che ritengo giusto, non va più di pari passo con il mio desiderio di essere un grande padre e marito. L’energia che serve per diventare un tutt’uno con la macchina e la squadra, per inseguire la perfezione richiede concentrazione e impegno. I miei obiettivi sono passati dal vincere gare e lottare per i campionati a vedere crescere i miei figli, trasmettere i miei valori, aiutarli a rialzarsi quando cadono, ascoltarli quando hanno bisogno di me, non doverli dire addio e, soprattutto, essere in grado di imparare da loro e lasciare che mi ispirino. I bambini sono il nostro futuro. Inoltre sento che c’è così tanto da esplorare e imparare sulla vita e su me stesso.

Parlando di futuro, sento che viviamo in tempi molto decisivi e il modo in cui tutti noi modelleremo i prossimi anni determinerà tutte le nostre vite. La mia passione nasce con alcuni aspetti che ho imparato a non piacermi. Potrebbero essere risolti in futuro, ma la volontà di applicare quel cambiamento deve diventare molto più forte e deve portare all’azione oggi. Parlare non basta e non possiamo permetterci di aspettare. Non c’è alternativa. La gara è in corso.

La mia gara migliore? Ancora da venire. Credo nell’andare avanti e nel progresso. Il tempo è una strada a senso unico e io voglio seguire i tempi. Guardare indietro ti rallenterà solo. Non vedo l’ora di correre su piste sconosciute e troverò nuove sfide. I segni che ho lasciato in pista rimarranno fino al tempo e la pioggia li laverà via. I nuovi verranno soppressi. Il domani appartiene a coloro che plasmano oggi. La prossima curva è in buone mani perché la nuova generazione è già arrivata. Credo che ci sia ancora una gara da vincere. Addio e grazie per avermi permesso di condividere il percorso con te. Ho amato ogni sua parte”.

Messaggio video: https://sebastianvettel.de/en/start/

Foto: Getty images

Carnevale 2022 al Bioparco di Roma

In occasione di Carnevale, domenica 27 febbraio 2022 al Bioparco di Roma le attività per le famiglie in visita saranno a tema mimetismo e adattamenti.

Dalle ore 10:30 alle 15:00 si potrà partecipare al percorso animato I vestiti degli animali, un’avvincente visita guidata tra livree mimetiche per nascondersi, penne lunghe e colorate per attirare le femmine e colori vivaci per comunicare il pericolo.

Il percorso toccherà giraffe, mandrilli, zebre, la cui particolare striatura è un adattamento sviluppato per confondere i predatori che rimangono disorientati alla vista di un branco in fuga, leopardi del Caucaso, tigri di Sumatra. Un altro animale che si osserverà durante la visita è il gufo delle nevi, che grazie alle sue piume bianche intervallate da screziature scure è molto difficile da individuare in un territorio innevato.

Nel corso della giornata gli appuntamenti degli A TuxTu con gli animali verteranno sui ‘trucchi’ che permettono agli animali di vivere nel proprio ambiente. Si potranno osservare da vicino blatte soffianti, furetti, insetti stecco e altri animali.

Inoltre i guardiani organizzeranno i pasti degli animali per scoprire gli ingredienti del pranzo di: lemuri catta, elefanti asiatici, scimpanzé, foche grigie e pinguini del Capo.

Le attività della giornata sono comprese nel costo del biglietto e si svolgono su prenotazione da effettuare domenica stessa all’ingresso.

CREDIT FOTO: Massimiliano Di Giovanni – Archivio Bioparco 

INFO:             www.bioparco.it  – 06.3608211 

Facebook Bioparco di Roma e Instagram: @bioparcoroma  #bioparcoroma  

ELIMINA CODE – biglietti si possono acquistare anche on line sul sito web del bioparco.ithttps://ecommerce.bioparco.it/it/shop/biglietti

ORARIO          
lunedì domenica 09:30 – 17:00 (ingresso consentito fino alle ore 16:00)

TARIFFE         
ingresso gratuito per bambini al di sotto di un metro

biglietto ridotto bambini fino a 10 anni: € 14.00   

biglietto intero: € 17.00

Befana al Bioparco di Roma

Il 6 gennaio 2022 al Bioparco di Roma si svolgerà l’attività ‘Animali e pregiudizi’, speciali incontri ravvicinati, a cura dello staff Bioparco, con pitone reale, testuggine frittella, tiliqua dalla lingua azzurra, blatte soffianti, insetti stecco, rospi, furetti. Animali che possono suscitare paura o ribrezzo, ma affascinanti e soprattutto indispensabili per l’equilibrio degli ecosistemi.

‘Animali e pregiudizi’ si svolge dalle ore 11:00 alle 15:00, è un’attività inclusa nel  prezzo del biglietto su prenotazione, da effettuare il giorno stesso della visita all’ingresso del Bioparco, fino ad esaurimento posti.

L’acquisto del biglietto di ingresso si può effettuare on line (sito web bioparco.it) o presso le biglietterie. È obbligatorio esibire il green pass solo per accedere nei luoghi al chiuso (Rettilario e Aule didattiche-Laboratorio).
Per visitare il parco in sicurezza è obbligatorio per tutti – ad esclusione dei bimbi da zero a sei anni – indossare la mascherina; all’interno del parco il pubblico troverà tutte le indicazioni utili per la visita, come rispettare la distanza di sicurezza, evitare ogni forma di assembramento e non toccare balaustre e vetrate. 

INFO:             www.bioparco.it  – 06.3608211 

Facebook Bioparco di Roma e Instagram: @bioparcoroma  #bioparcoroma  

CREDIT FOTOGRAFICO: Massimiliano Di Giovanni – archivio Bioparco