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Diritti Pagani

Nasce il coordinamento “Diritti Pagani“, un luogo di incontro e discussione per tutte le persone che praticano vie spirituali, culti, religioni, ecc. diversi dalle chiese riconosciute dallo Stato Italiano, per la maggior parte chiese di religioni monoteiste e patriarcali.

Il coordinamento “Diritti Pagani” nasce dal bisogno di sensibilizzare l’opinione pubblica italiana ed europea in merito alla discriminazione religiosa nei confronti di chi non è cattolico-musulmano-ebreo-ortodosso. Ci sono moltissime persone che si riconoscono in fedi e-o spiritualità alternative a quelle riconosciute, che però non hanno le forze e i mezzi di fare sentire la loro voce.
Scopo di questo gruppo è innanzitutto quello di creare una piattaforma di condivisione europea, promuovere iniziative popolari di mobilitazione e lottare decisamente per il riconoscimento dei propri diritti, come sancito, peraltro dalla Costituzione.

Diritti Pagani” non vuole nessun riconoscimento dallo Stato italiano perché ciò sarebbe possibile di fatto solo realizzando una “chiesa pagana” e non è possibile riunire in un’unica chiesa tante realtà diverse singole e collettive che costituiscono quello che viene definito per comodità di sintesi “mondo pagano”.

Gli obiettivi del coordinamento “Diritti Pagani” sono:

1) sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso questa campagna (educando al rispetto della pluralità) e contrapponendosi con fermezza al concetto fantasy di “radici cristiane d’Europa” (…);2) promuovere una petizione popolare (in tutte le lingue) per richiedere a livello europeo la giornata della memoria il 24 febbraio;

3) ottenere la possibilita’ dell’accesso ai luoghi sacri pagani (templi etc…) per celebrare pubblicamente

Fonte, foto e per maggiori informazioni: Diritti Pagani

 

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Ambra, una resina che è una pietra -parte 4-

Le collane d’ambra sono un potente amuleto protettivo contro la magia negativa ed è particolarmente efficace come protettivo dei bambini, per la loro salute.
Indossare dei gioielli d’ambra o un grosso pezzo d’ambra posto sull’altare, aiuta a rinforzare un’incantesimo.
L’ambra serve a incrementare il fascino e la bellezza se indossata, specie come collana, e serve anche ad attrarre amici e amanti e a rendere una persona predisposta alla serenità e alla felicità.
L’ambra è considerata magnetica e serve ad amplificare il piacere, ogni tipo di piacere, incluso quello sessuale, si usa negli incantesimi d’amore, per attrarre l’amore, in miscele o indossata in prossimità del cuore.

Anticamente le donne indossavano o portavano con sé pesci, rane e conigli d’ambra per incrementare la fertilità, mentre gli uomini per lo stesso motivo portavano con sé leoni, draghi e cani d’ambra.

Le collane d’ambra venivano portate per alleviare le sofferenze delle malattie e per facilitare la guarigione. Veniva indossata per guarire la sordità, convulsioni, pazzia, mal di gola, mal d’orecchi, mal di testa, mal di denti, asma, reumatismi, problemi digestivi. Sembra che tenere in mano un pezzo sferico d’ambra riduca la febbre.

L’ambra è usata anche per rafforzare la vista a causa della sua trasparenza, specie guardare attraverso un pezzo d’ambra trasparente o semitrasparente. La polvere d’ambra era bruciata durante i parti per assistere le donne durante il parto e veniva bruciata come incenso per fermare il sangue dal naso con il profumo di resina di pino.

L’ambra è usata per incrementare la forza mentale, psichica e fisica, per attrarre denaro e ricchezza, per favorire il successo in affari, oltre che per atrarre amore fascino e bellezza.

Fonti:
Judy Hall, Il Libro dei Cristalli
Cunningham’s Encyclopedia of Crystal, Gem & Metal Magic
D. Secchi – J. Ciaccio, La Cristalloterapia
Maria Grazie Cella, Cristalloterapia
Fufi Sonnino, Introduzione alla Cristalloterapia
Robert Graves, I Miti Greci
Flavia Wolfrider, Runar

Ambra, una resina che è una pietra -parte 3-

L’ambra ha la proprietà di purificare i chakra, a livello fisico infonde vitalità al corpo ed elimina disturbi e fastidi di varia natura. Assorbe il dolore e l’energia negativa, allevia lo stress e permette al corpo di riequilibrarsi e di manifestare il suo potere di autoguarigione.
L’ambra entra in risonanza con la gola e risolve i problemi di questa parte del corpo, tipo il gozzo e altre disfunzioni tiroidee. E’ benefica per stomaco, milza, reni, vescica, fegato, e cistifellea, attenua i dolori articolari e migliora il trofismo delle membrane e delle mucose.

L’ambra pulisce e purifica tutto l’organismo; esercita un’influenza positiva sul sistema endocrino, sulla milza e sul cuore. Ha la proprietà di assorbire il male e il dolore. Dispensa calore. Agisce in caso di asma e di malattie infettive. Dona forza, saggezza e pace. Combatte bronchiti e sinusiti ed è usata nella cura di malattie nervose e vertigini. Allontana la malinconia e la depressione ed esalta il fascino e l’amore.

Assunta sotto forma di elisir, l’ambra è un ottimo antibiotico naturale, e può essere usata per il trattamento delle ferite. Stimola il chakra dell’ombelico e aiuta a radicare le energie nel corpo.
Si usa portandola addosso per lunghi periodi, specialmente come bracciale o collana, oppure applicandola nei punti appropriati.
Per preparare l’elisir di ambra mettete una pietra d’ambra, precedentemente purificata, in una ciotola di vetro contenente acqua di sorgente e lasciatela al sole per dodici ore, levate poi la gemma e versate l’elisir in una boccetta di vetro scuro con il tappo a contagocce. Per conservare l’elisir aggiungeteci il 50% di brandy.

L’ambra ha un’energia proiettiva, è associata al Sole, agli elementi Fuoco e Akasha, e alla dea Madre. A livello magico, l’ambra, porta a chi la indossa fortuna, potere di guarigione, forza, protezione, bellezza e amore. Anticamente si pensava che l’ambra fosse viva perché era calda al tatto e conteneva spesso insetti o frammenti di vita vegetale. E’ associata alla dea Madre primordiale perché, dato che è un fossile che contiene frammenti di vita animale o vegetale, si pensava contenesse l’essenza stessa della vita. L’ambra è associata al tempo, alla vita e alla longevità ed è connessa all’Akasha perché un tempo era viva. In alcuni gruppi Wicca le sacerdotesse indossano na collana che alterna perle di ambra e di giaietto per diverse ragioni, una delle quali è che l’ambra rappresenta la Dea e il giaietto rappresenta il Dio, i principi femminile e maschile, le forze ricettive e proiettive della natura.

Fonti:
Judy Hall, Il Libro dei Cristalli
Cunningham’s Encyclopedia of Crystal, Gem & Metal Magic
D. Secchi – J. Ciaccio, La Cristalloterapia
Maria Grazie Cella, Cristalloterapia
Fufi Sonnino, Introduzione alla Cristalloterapia
Robert Graves, I Miti Greci
Flavia Wolfrider, Runar

Ambra, una resina che è una pietra -parte 2-

Un’antica leggenda greca narra che le sorelle di Fetonte, figlio di Elio, Dio del Sole, piansero la morte del fratello, ucciso da un fulmine scagliato da Zeus in un impeto di colera, sulle rive del fiume Po, e gli Dei le trasformarono in Pioppi (secondo alcuni in Pini e secondo altri in Ontani), che svettano sulle rive del fiume e piangono lacrime d’ambra. La valle del Po nell’età del bronzo , era l’ultimo tratto della via dell’ambra, sacra al Sole, che correva dal Baltico al Mediterraneo.

La collana della dea Norrena Freyja, il Brisingamen (da “brisingr” fuoco e “men” collana), la collana di fuoco, è una collana d’oro e ambra. Brisingamen viene forgiata nella fucina dei nani, e freyja per averla ha dormito con quattro nani, ognuno dei quali portava il nome di un punto cardinale (Nordhri per il Nord, Sudhri per il Sud, Austri per l’Est e Vestri per l’Ovest), questo è visto da alcuni come il viaggio del Sole che fa tappa ai Solstizi e agli Equinozi.

In un tempio di Benares, città sacra Indù, in India, nel Tempio della dea dei Favori, viene conservata una collana d’ambra di duemila anni circa, la Collana della Dea dei Favori, alla quale si attribuiscono proprietà miracolose, sela si tocca con le mani esaudisce qualunque desiderio.

L’ambra è considerata un potente amuleto se portata al collo, è dotata di proprietà elettriche che generano un campo di energia positiva. Se si strofina dell’ambra con un panno di lana o di seta, questa si carica a livello elettrico, il nome dell’ambra in greco era “elektron” ed è proprio da questo nome che deriva la moderna parola elettricità.

L’ambra ha un forte legame con la Terra ed è in grado di radicare le energie superiori; purifica il corpo da ogni tipo di malessere e favorisce la rivitalizzazione dei tessuti; purifica anche l’ambiente e i chakra. L’ambra assorbe le energie negative trasformandole in positive, che stimolano il corpo e all’autoguarigione. E’ una gemma protettiva che mette in contattol’esperienza della vita quotidiana con la realtà spirituale suprema.
L’ambra è una pietra che combatte la depressione e stimola la volontà di realizzazione, l’intelletto, favorisce una buona condizione mentale e una creativa espressione dell’Io. Contrasta le tendenze suicide e autodistruttive. Dona equilibrio e pazienza e rafforza la risolutezza del carattere.
L’ambra è un ottimo tonificante della memoria, infonde fiducia in sé stessi, pace interiore e aiuta a sviluppare l’altruismo e la saggezza.

Fonti:
Judy Hall, Il Libro dei Cristalli
Cunningham’s Encyclopedia of Crystal, Gem & Metal Magic
D. Secchi – J. Ciaccio, La Cristalloterapia
Maria Grazie Cella, Cristalloterapia
Fufi Sonnino, Introduzione alla Cristalloterapia
Robert Graves, I Miti Greci
Flavia Wolfrider, Runar

Ambra, una resina che è una pietra -parte 1-

L’ambra è una resina che viene considerata e usata come una pietra, una gemma. L’ambra è una resina di conifere di migliaia di anni fa che cadeva a terra, imprigionando, ancora liquida, fiori, foglie, frammenti di legno, insetti, gemme di piante. Nel corso di millenni le vaste foreste di conifere vennero sommerse da movimenti tellurici e la resina fu sottoposta a un lungo processo di fossilizzazione che la trasformò in una sostanza dura e trasparente. Anticamente, nel Baltico, l’ambra veniva raccolta lungo le coste, cercando nella sabbia, perché i giacimenti sottomarini di moduli di ambra fossile venivano spaccati dalla forza delle maree e seminati sulle spiagge. Ed era proprio sulle spiagge del Baltico che l’ambra veniva raccolta dai commercianti dell’epoca che la scambiavano con diversi tipi di merce nei vari mercati d’Europa. Gioielli d’ambra sono stati ritrovati in Europa in tombe risalenti all’8000 avanti era corrente.

La qualità più preziosa di ambra è quella trasparente e limpida che conserva al suo interno integri degli organismi vegetali o animali.
I giacimenti più importanti di ambra si trovano ancora sulle sponde del mar Baltico, dove viene trovata in depositi di argille di colore tendente all’azzurro coperte di strati di sabbia. L’ambra si trova anche in Gran Bretagna, Italia, Germania, Polonia, Romania, Russia, Spagna, Canada e Messico, Myanmar, Repubblica Dominicana. E’ molto richiesta l’ambra di Santo Domingo di colore giallo con sfumature azzurre; ed è molto rara la simetite o ambra del Simeto, un fiume della Sicilia dove si trovano stupendi ciottoli di ambra rossa o giallo rossa con riflessi blu.
L’ambra si trova di colore giallo miele, giallo scuro, con sfumature rosse o azzurre, a volte viola  o verde smeraldo.

Esistono diversi tipi di contraffazione dell’ambra.
L’ambroide, ricavata da frammenti d’ambra riscaldati e pressati, si distingue con difficoltà dal’ambra naturale tranne che per la presenza di venature scure, prodotte dalla fusione di diversi materiali utilizzati.
Il copale, una resina naturale di origine esotica, al contatto con l’etere perde lucidità e diventa apiccicoso, mentre l’ambra rimane inalterata.
I vetri e le plastiche, che affondano nell’acqua salata, mentre l’ambra resta a galla.
Un altro modo per riconoscere l’ambra vera da quella falsa è ricordale che, al contatto con la punta incandescente di un ago, emana odore di pino e che, quando viene strofinata, attira frammenti di carta.
L’ambra si mantiene pulita strofinandola giornalmente con un panno di daino, ma periodicamente deve essere sottoposta a pulitura e levigatura perché tende a perdere la sua lucentezza. Teme il fuoco e gli urti poiché si rompe facilmente.

Fonti:
Judy Hall, Il Libro dei Cristalli
Cunningham’s Encyclopedia of Crystal, Gem & Metal Magic
D. Secchi – J. Ciaccio, La Cristalloterapia
Maria Grazie Cella, Cristalloterapia
Fufi Sonnino, Introduzione alla Cristalloterapia
Robert Graves, I Miti Greci
Flavia Wolfrider, Runar

La Befana -parte 2-

(…)Con il tramonto delle civiltà dell’Antica Europa non tramonta il mito della Befana e la festa viene ancora celebrata, la Befana era la Dea Madre legata allo spirito della foresta, della terra e del passaggio del tempo, ed è spesso associata alla figura della Dea Ecate. Nell’antica Grecia era associata ad Hera che portava dei doni alla fine del vecchio anno e all’inizio del nuovo.

All’epoca dell’Antica Roma la Befana era Diana che volava sui campi per renderli fertili, ma era anche la Dea Romana della Sabina di nome “Strina”, e la festa era la festa delle strenne, i doni portati dalla dea Strina. Il Rev. John J. Blunt, nel suo libro “Vestiges of Ancient Manner and Customs, Discoverable in Modern Italy and Sicily”, del 1832, scrive: “La Befana discende dalla Dea pagana Strenia, che portava i doni dell’anno nuovo, le “strenne” che da lei prendono il nome. I doni portati dalla Dea Strenia sono gli stessi di quelli che porta oggi la Befana: frutta secca e miele. La festa era osteggiata con forza dai primi cristiani per via dei costumi troppo rumorosi e licenziosi delle celebrazioni”.

 

La Befana è la Dea Madre porta abbondanza e rende fertili i campi, gli animali e gli esseri umani e dona i nuovi semi da piantare in futuro quando assume il suo aspetto di crona, di anziana, ormai non più fertile lascia gli ultimi doni prima di morire per rinascere di nuovo giovane e vigorosa nel nuovo anno. In un’incisione di Bartolomeo Pinelli del 1825, la Befana è rappresentata come la Dea Madre assisa su un trono e circondata da frutta, semi e altri prodotti del raccolto.

 

Oggi la Befana è rappresentata come una vecchia signora che vola nel cielo a cavallo di una scopa, vestita con abiti logori con un foulard in testa e uno scialle di lana nera sulle spalle, che porta un sacco pieno di doni per i bambini. La Befana mette i suoi doni nelle calze che i bambini lasciano appese al camino, e lascia i suoi doni la notte della vigilia del 6 gennaio. Ma la Befana, secondo alcune tradizioni popolari, deve morire, come deve morire il vecchio anno e come deve morire il periodoi dell’anno dominato dall’oscurità e dal freddo e come devono morire,   per completare il ciclo naturale di nascita-vita-morte, i vecchi. La morte simbolica della Befana è rappresentata ancora oggi bruciando un pupazzo di legna secca dalla forma di una vecchia signora con una scopa.
I cristiani, gli ultimi arrivati in Europa,  non potendo soffocare la festa della Befana e un’usanza così antica, pensarono bene di mascherarla sotto le spoglie delle storie legate all’Epifania di Gesù.(…)

LaBefanaPinelli

Fonti:
le opere di Marija Gimbutas, Riane Eisler, Joseph Campbell e Vicky Noble

Solstizio d'Inverno, Hogmanay, Perchta, Krampus -parte 10-

(…)Hogmanay è una festa scozzese della vigilia dell’anno nuovo connessa alle feste del Solstizio d’Inverno per celebrare la rinascita della vita, l’inizio della fine dell’inverno e il ritorno del sole. Le origini di Hogmanay sembra risalgano alla festa del Solstizio d’Inverno di Yule celebrata dagli invasori norreni, unita alle cdelebrazioni per l’anno nuovo di Samhain per i popoli celtici. Nelle isole Shetland questa festa viene ancora chiamata Yule ed inizia il 18 dicembre e finisce il 18 gennaio. Una delle tradizioni della festa di Hogmanay è la pratica del “first footing” che inizia dopo la mezza notte del nuovo anno e consiste nel cercare di essere la prima persona che varca la soglia della casa di un amico o di un vicino, la persona in questione deve essere alta e dai capelli neri, e porta dei doni simbolici e propiziatori di buona sorte e prosperità: del sale, del carbone, dei frollini, del whisky e il “black bun”, un pudding di frutta. In cambio vengono offerti all’ospite cibo e bevande.

PERCHTA

Festa di Perchta è una festa che veniva celebrata in prossimità del Solstizio d’Inverno, nella zona delle Alpi e in Germania in onore della Dea Germanica Perchta, Percht, Berctha, in inglese Bertha, il suo nome significa “la splendente”. Viene associata con la Dea germanica Holda e le Dee norrene Frigg e Hela. Perchta e Holda erano entrambe guardiane e protettrici del bestiame, della casa e della vita domestica. Alcune fonti descrivono Perchta come Dea dal duplice aspetto: bellissima e splendente, bianca come la neve, ma anche come un’anziana curva e stanca. Con l’avvento del cristianesimo, in alcune regioni europee, Perchta diventa Santa Lucia.
Perchta è la Dea della luce, protettrice della casa e della vita domestica. In occasione della festa di Perchta venivano cotte al forno delle torte lievitate a forma di scarpe, chiamate le pantofole di Hertha, che venivano riempite di doni. Come in molte feste del periodo del Solstizio d’Inverno, le case venivano decorate con rami di abete e piante sempreverdi in onore di Hertha per dasrle il benvenuto in occasione della sua visita, che avveniva proprio in occasione della festa di Perchta legata al periodo delle feste del Solstizio d’Inverno. Il fuoco del camino era acceso con rami di abete durante la cena della notte della festa solstiziale di Perchta, allora Hertha scendeva dal camino ed entrava in casa assieme al fumo e ispirava coloro che si dedicavano alla divinazione a predire il futuro per i partecipanti alla festa. La festa di Perchta è chiamata anche Berchtentag e corrisponde alla festa della Befana che si tiene il 6 gennaio.

KRAMPUS

Una creatura mitica delle zone alpine associata al Natale e al Solstizio d’Inverno è Krampus. Secondo la leggenda, Krampus accompagna San Nicola nelle feste di Natale, redarguire e punire i bambini cattivi, ed era l’altra faccia di San Nicola che invece portava doni ai bambini buoni. Se Krampus trovava iun bambino particolarmente cattivo, lo catturava e lo portava via in un sacco fino alla sua dimora, molto probabilmente per mangiarlo alla cena di Natale.
Krampus è rappresentato come un essere dalle fattezze animalesche e demoniache. In Austria, Baviera del Sud, Sud Tirolo e Alto Adige, dei giovani si travestono da Krampus nella prima settimana di dicembre, specialmente la sera del 5 dicembre, e girano per le strade spaventando i bambini trascinando col rumore di catene e al suono di campane.
Dopo la Guerra Civile Austriaca del 1934, conosciuta anche come Insurrezione di Febbraio, la trsdizione di Krampus fu proibita dal Regime di Dollfuss, o Austrofascismo, guidato dal partito del Fronte Patriottico (Vaterländische Front), alla lettera “Fronte dela Terra dei Padri” e dal Partito Cristiano Sociale. La tradizione di Krampus tornò ad essere legale alla fine della Seconda Guerra Mondiale.(…)