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Accendiamo il sole

Accendiamo il sole, crowdfunding per impianto solare a Lampedusa. ROMA, 18.07.16 – Greenpeace Italia ringrazia le 936 persone che hanno deciso di prendere parte al progetto di crowdfunding “Accendiamo il sole” e in soli 15 giorni hanno donato i 30 mila euro necessari a regalare all’isola di Lampedusa un impianto fotovoltaico da 40 kilowatt. Un’iniziativa promossa nell’ambito dei festeggiamenti per il trentesimo compleanno di Greenpeace Italia, nata a Roma nel luglio 1986.

L’impianto che verrà finanziato tramite il crowdfunding è completamente autorizzato da oltre un anno, ma è bloccato a causa di lungaggini burocratiche nei processi autorizzativi che non hanno permesso l’accesso ai fondi di finanziamento. Greenpeace, grazie all’aiuto di quasi mille donatori, sbloccherà questa situazione. I pannelli saranno donati all’isola e installati sul tetto del palazzo comunale di Lampedusa dopo l’estate.

Un primo passo concreto per un futuro 100 per cento rinnovabile per Lampedusa e le piccole isole italiane, realtà oggetto di una situazione paradossale: pur essendo famose per il sole e per il vento, producono infatti quasi tutta la propria energia dal petrolio, una fonte inquinante e molto costosa, pagata da tutti gli italiani con sussidi in bolletta pari a oltre 60 milioni di euro l’anno.

«Grazie a questo impianto l’isola risparmierà circa 200 mila euro ed eviterà l’immissione in atmosfera di quasi 300 tonnellate di CO2», spiega Luca Iacoboni, responsabile campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. «Per un futuro più sostenibile, le energie rinnovabili devono diventare la norma per tutte le piccole isole italiane. Per questo chiediamo al ministro Calenda di approvare in tempi brevi un provvedimento che modifichi il sistema di rimborsi che vige attualmente per le isole minori, che incentiva fonti fossili come il petrolio a discapito di energie pulite come il sole. È invece ora di fare di questi luoghi un modello di sviluppo 100 per cento rinnovabile».

Per Greenpeace, i tempi record con cui si è chiuso il crowdfunding “Accendiamo il sole” sono un chiaro segnale della voglia di cambiamento che arriva dai cittadini italiani.

«Il governo deve tenere conto di questa volontà e agevolare chiunque abbia intenzione di installare il proprio piccolo impianto per produrre energia», continua Iacoboni. «Oggi invece stiamo assistendo a un attacco mirato alle energie rinnovabili e in particolare ai cosiddetti prosumers, i cittadini che producono almeno una parte dell’energia che consumano. A breve si discuterà in Europa la nuova direttiva sulle energie rinnovabili, chiediamo al governo di prendere una posizione chiara e concreta a favore dell’ambiente e dei cittadini».

I festeggiamenti per i 30 anni di Greenpeace Italia continueranno con la mostra fotografica a ingresso gratuito “30 ANNI E NON METTIAMO LA TESTA A POSTO”, in esposizione al Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma fino al 28 luglio, e in seguito in alcune città italiane.

Sempre a Roma, all’Isola Tiberina, nell’ambito de “L’Isola del Cinema”, martedì 26 luglio, alle 21,30, ci sarà la proiezione gratuita del film “How to change the world”, che racconta la storia della fondazione di Greenpeace in Canada 45 anni fa e ha vinto diversi premi cinematografici, tra cui il prestigioso Sundance Film Festival.

Un mondo totalmente alimentato da fonti energetiche rinnovabili

La visione del WWF di un mondo totalmente alimentato da fonti energetiche rinnovabili, da energia pulita, “verde” è anche la mia visione da molto tempo ormai, una delle spinte al mio ragionamento in questo senso l’ha data la lettura, nell’ormai lontano 1977, del libro di Ernest Callenbach, Ecotopia. Un semplice romanzo che mi ha spinto ad interessarmi nella pratica delle energie oggi chiamate rinnovabili (solare, eolica, ecc) e di uno stile di vita che rispetti la biodiversità tutta, la Natura e tutte le sue forme di vita, flora, fauna, mondo minerale… Uno stile di vita che riporti l’essere umano al rispetto della Natura e ad una vita in armonia con la stessa senza rinunciare alle comodità fornite dal progresso tecnologico, perché è possibile progredire a livello tecnologico senza soffocare e distruggere il Pianeta in cui viviamo. Per fare ciò è necessario però che tutti gli esseri umani e tutti i politici del mondo si muovano in tale direzione, ma è difficile che tutti insieme si raggiunga un livello tale di evoluzione culturale e spirituale da poter di colpo cambiare rotta. Allora è necessario che qualcuno inizi, e perché non iniziare proprio dall’Italia, un piccolo paese che come risorse economiche primarie ha l’arte, l’archeologia, la bellezza della natura, il cibo, il turismo? Perché non comprendere che l’Italia sarebbe un posto migliore e piu ricco se puntasse sulle fonti energetiche rinnovabili e su un’agricoltura biologica e un turismo “verde”?

Le risorse ci sono, la materia prima c’è, basta la volontà politica e dei singoli di cambiare rotta avendo una visione di un futuro migliore per tutti.

Le fonti energetiche non rinnovabili (petrolio, carbone, uranio, gas naturale) sono sulla via dell’esaurimento, la loro estrazione inoltre causa gravi squilibri alla Terra e alla vita sul Pianeta, tipo cambiamenti climatici che portano a desertificazione e impoverimento generale delle risorse alimentari e ambientali e il loro costo estrattivo è sempre più elevato.

Le fonti energetiche rinnovabili, in quanto tali, sono inesauribili e dovrebbero diventare le sole fonti energetiche in uso. Gli scienziati stanno realizzando in tempi sempre più stretti degli accumulatori in grado di stoccare l’emnergia prodotta dalle rinnovabili, tipo energia solare ed eolica, e il sogno potrebbe a breve diventare realtà.

Passare all’uso di fonti energetiche rinnovabili porterebbe non solo dei benefici di tipo ambientale e di salute, ma renderebbe indipendente il Paese che le usa dal peso economico dato dal doversi rifornire di energie non rinnovabili da paesi spesso arretrati culturalmente e sostenitori di ideologie integraliste violente.

Ecco la visione del WWF:

La visione del WWF: un mondo totalmente alimentato da energia pulita e rinnovabili entro il 2050 è possibile e imperativo.
L’attuale modello di sprechi e disuguaglianze sul nostro pianeta è insostenibile: le energie non rinnovabili (come il petrolio, il carbone, l’uranio e il gas naturale) sono sempre più scarse e aumenta il costo ambientale della loro estrazione e del loro uso.

Le fonti energetiche rinnovabili devono diventare l’unica fonte di energia e sostituire i combustibili fossili, principale causa del cambiamento climatico. Tuttavia, le fonti rinnovabili non sarebbero sufficienti a sostenere lo stile di vita energivoro e dissipatore dei paesi occidentali. Perciò dobbiamo, nel contempo, modificare le nostre case, i nostri trasporti, il nostro modo di produrre e consumare, il nostro rapporto con la natura.

Il WWF ritiene che entro il 2050 tutte le esigenze mondiali di energia possano essere alimentate in modo pulito, rinnovabile ed economico. Per dimostrarlo, ha redatto “The EnergyReport”  che affronta in modo globale il problema del bisogno di energia, inclusi i trasporti, e il modo di renderla adeguata, sicura e disponibile a tutti.

L’Energy Report  dimostra che in quattro decenni potremmo avere delle economie floride e una società interamente alimentata da energia pulita, a basso costo e rinnovabile, nonché una qualità della vita decisamente migliore – riducendo così in modo drastico le preoccupazioni sulla sicurezza dell’energia, l’inquinamento e, non certo da ultimo, per i cambiamenti climatici catastrofici.

L’efficienza e il risparmio energetico nelle costruzioni, nei veicoli e nell’industria costituiscono gli ingredienti fondamentali, insieme ad un aumento delle esigenze energetiche soddisfatto da elettricità (per esempio i trasporti) prodotta da fonti  rinnovabili e fornita da reti di distribuzione efficienti e intelligenti (smartgrids).

Il rapporto del WWF esclude la necessità del nucleare a livello globale e non considera tale tecnologia necessaria per fare a meno dei combustibili fossili.”